Praticamente è durato un anno il Governo di Mario Monti. Risultati, tanti e solo negativi. A partire dall’abolizione delle Province che vede reucci e principini restare saldamente al proprio posto, magari prevedendo di far carriera in Regione, al Parlamento od in qualche gallina dalle uova d’oro ex-municipalizzata.
O le pensioni, che vede centinaia di migliaia di ‘esodati’, lasciati privi di reddito, e milioni di dismissioni ‘rinviate’ ad libitum, mentre 700.000 italiani percepiscono mensilmente rendite superiori ai 3.000 euro.
Lo spread che oggi è tale e quale a quello di un anno fa, punto menoo punto più. Le nostre banche che languono in un limbo allarmante, con Unicredit al lumicino e Monte Paschi di Siena ancora in bilico sul baratro.
La sprecona e malfidata Sanità che vede aumentare i tagli ma non le ispezioni e, soprattutto, i commissariamenti, con il risultato che costa lo stesso se non di più ed offre di meno, molto meno. Le scuole invase e danneggiate come di consueto senza che nessuno paghi, mentre i docenti hanno dimostrato di poter bloccare Roma per giorni e mesi pur di nulla cambiare se non ottenere (giusti) aumenti.
Le aziende che soffrono, falliscono e scappano, portando a circa 3 milioni di persone il numero dei disoccupati ‘ufficiali’, dietro i quali si allunga la folta colonna delle casalinghe e dei sottoccupati.
Il Parlamento che resta tale e quale come è, con il Porcellum e le improbabili maggioranze al Senato.
Un disastro, un vero disastro quello di Mario Monti al governo.
Resta da chiedersi il perchè e la risposta è duplice.
Innanzitutto, il metodo con cui il professor Monti ha affrontato la crisi: no alla patrimoniale, si alla sovraemissioni di titoli di stato, si alle riforme che toccano i cittadini, delel riforme della Casta se la veda il Parlamento.
Praticamente, un atto suicida: accontentati i volponi europei, che voglio la messa in sicurezza del sistema bancario dell’Eurozona, eccoci di nuovo al solito andazzo.
Il secondo motivo è ancor più semplice: Grecia ed Italia avrebbero subito lo stesso salasso se Angela Merkel avesse voluto riservare alla Goldman Sachs – di cui Mario Monti era un consulente ‘storico’ – la stessa sorte che G.W.Bush e Barak Obama avevano riservato ai Lehman Brothers?
originale postato su demata
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