Alla fine, in Sicilia, andrà che il prossimo governatore sarà Rosario Crocetta con il sostegno del PD e dell’UDC, che hanno dalla loro circa 1 siciliano su 10. In tutto sono circa 35 seggi nell’Assemblea Regionale Siciliana su un totale di 90.
Pochi. Ed anche aggiungendo SEL, Verdi e IdV, scelti da quasi 1 siciliano su 50, difficilmente si arriva alla metà dei consiglieri.
Le alleanze possibili non sono molte: il Movimento Cinque Stelle, il Popolo delle Libertà, il Grande Sud.
Messo da parte il PdL, prendiamo atto che Cancellieri del M5S (18 seggi?) annuncia ‘niente alleanze’, mentre Miccichè del Grande Sud (15 seggi?) spara ‘morti vecchi partiti’, ma precisa, possibilista, che ‘fara’ sentire la sua voce e il suo peso in ogni decisione del governo’.
Dunque, staremo a vedere se l’Assemblea Regionale Siciliana si darà un ‘governissimo’ con PD, UDC, SEL, Verdi, IdV, MPA, FLi, Grande Sud, che potrebbe avere comunque una maggioranza risicata, visto che una quarantina di seggi saranno dell’opposizione.
Le alternative? Una difficile, l’altra spaventosamente possibile.
Difficile che proprio i partiti di Bersani, Casini e D’alema ‘sdoganino’ Beppe Grillo ed i Cinque Stelle, alleandosi con loro in una regione strategica per il voto politico del 2013. Sempre possibile che si inauguri, con una Grosse Koalition PD-UDC-PdL siciliana, la (nuova) stagione di una Terza Repubblica che non c’è.
Intanto, Rosario Crocetta annuncia che ‘è una rivoluzione’. Vai a capire quale.
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