Alberto Lupi, un blogger aggregato su Il Cannocchiale e su Tocqueville, racconta la “vicenda dell’appartamento al Colosseo del ministro della PA Filippo Patroni Griffi”.
E’ una vicenda che merita di essere commentata e la riporto qui in breve.
Tutto “inizia nel 1986 con un equo canone” per arrivare, nel 2003, all’acquisto “nell’ambito di Scip 1 come casa di pregio”, visto che si trova in un pregevole immobile nella centralissima via Monte Oppio, “109 metri quadrati con vista sul Colosseo e il Foro romano”.
Ebbene si, centonove lussuosi e centralissimi metri quadri venduti al prezzo per il quale, all’epoca, ci si comprava un appartamentino di 50 metri quadrati a Monterotondo, che non è centrale e non è a Roma.
La sproporzione appare evidente.
Un prezzo bassissimo, straordinariamente fuori mercato, anche a causa dello sconto del 40% ottenuto dopo un “ricorso per lo stato di degrado dell’immobile, che effettivamente necessitava di interventi di restauro.”
Chi curava il ricorso al TAR per derubricare il pregio dell’immobile “per motivi sismici”?
Carlo Castriota Scanderberg Malinconico, il sottosegretario all’editoria del governo Monti, dimessosi per uno scandalo legato alla sua frequentazione con personaggi indagati nell’ambito dell’indagine Grandi Opere.
Cosa rende la vicenda così “piccante”, dato che siamo in un paese avezzo agli scandali e che si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso a Roma, come raccontano le tante vicende immobiliari capitoline dei tanti politici e/o sindacalisti di cui hanno parlato spesso i giornali locali e nazionali?
Filippo Patroni Griffi è un uomo di “provata moralità”, almeno secondo i canoni comuni: Presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha ricoperto a lungo l’incarico tecnico di Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della funzione pubblica. E’ stato inoltre nominato Segretario generale dell’Autorità del Garante per la protezione dei dati personali. Dal 15 dicembre 2009, è stato nominato membro della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.
Correttamente, Alberto Lupi, si chiede se “è questa è la gente che ha tolto la pensionabilità alla classe 1952” e non solo ci sarebbe da aggiungere: qui si parla del futuro. Dei ragazzi che quest’anno conseguiranno un diploma od una laurea, ad esempio …
Più estesamente dovremmo iniziare a chiederci quale sia la legittimità del governo Monti o, più propriamente, quali siano il programma, nel caso di un governo politico, od i limiti e termini, se si parlasse, come sembra nei fatti, di un governo tecnico.
Non di Mario Monti, cui Giorgio Napolitano ha affidato un incarico che è stato recepito dalle Camere, ma almeno definire, nelle competenti sedi istituzionali, di quali siano i termini, i limiti posti alla sua squadra di “autorevoli” sconosciuti, non eletta e non parte di un Parlamento che, attenzione, non formula un programma di governo e neanche di riforma della “politica”, come richiesto da Presidente e Premier.
Tornando allo scandalo in cui è coinvolto Patroni Griffi, di cui si spera il miglior esito per il suo onore e peril destino di noi italiani, il procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna, ha aperto un’indagine conoscitiva, tramite la Guardia di Finanza, sulla casa acquistata dall’Inps dal ministro.
Perchè non avviare un’indagine su tutte le unità abitative dismesse, che dal 2000 ad oggi sono state acquistate da privati?
originale postato su demata
sia chiaro che il mio post originle era un riutilizzo di un artiolo di giornale con lcu commenti personali, e non un parto originale della ia mente: come dice il talmud citare senza attribuire è rubare ed io non voglio neppure sembrare un governante!
Comunqe ringrazio ell’attenione