Da oggi, oltre ai ministri, abbiamo anche i nomi dei “nuovi” sottosegretari di governo italiani ed alcune riflessioni possono trovare luogo di essere.
Oggi, solo oggi, Mario Monti ha completato lo staff di governo, aggiungendo ai 17 ministri iniziali un altro ministro per la Funzione Pubblica, 3 viceministri per l’economia e ben 25 sottosegretari.
Sono stati necessari ben 21 giorni dalla caduta di Berlusconi ed ancora non si sa nulla del programma.
Per essere un governo tecnico, nato dall’emergenza italiana, europea e mondiale, è un “non sense”.
Questo pone dei serie perplessità sull’esattezza e veridicità delle ipotesi, finora fatte, sulle cause e sulle soluzioni della crisi dell’Eurozona tutta.
Come anche, questo “non sense” corrobora l’inquietante ipotesi, che arriva da fronti tipicamente contrapposti, che le banche, ovvero il luogo dove si è concentrato il potere delle decadenti nobiliari ed imprenditoriali lobbies ottocentensche, stiano cercando di risolvere la cosa a modo loro, anzichè a modo nostro, che siamo gli europei.
A conferma di questo, dobbiamo rilevare, ad esempio, come la stampa italiana e francese, con buona compagnia di quella germanica, da oltre un mese riesca a pubblicare tutto ed il contrario di tutto, senza un abiura e senza un quesito.
Mala tempora currunt.
originale postato su demata
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