La riforma delle pensioni «è già stata largamente fatta ma necessita di tempi più accelerati», Elsa Fornero ministro del Welfare.
Una «azione improntata a sobrietà», in nome dell’equità dice il neoministro, che «implicherà che i sacrifici imposti siano equlibrari in funzione della capacità di sopportazione dei singoli».
Non è quello che ci aspettavamo: restano intatte le pensioni d’annata e quelle d’anzianità che, non essendo su base contributiva, gravano “inspiegabilmente” sugli attuali e futuri lavoratori.
Questo è tutto quello che le generazioni nate tra il 1925 ed il 1950 hanno riservato a noi che siamo nati dopo di loro.
E’ iniziata quando avevamo ancora 15 anni, cambia poco se fossero gli Anni Settanta, Ottanta o Novanta e, dopo 20-30 anni, continua ad andare così.
Una letale e brutale corsa senza traguardo e senza vincitori: una generazione in esubero da “smaltire”.
Predatori, che ci hanno portato alla rovina arraffando tutto quello che c’era, durante il Boom economico, e che intendono continuare a farlo finchè ci sarà sangue e linfa da succhiare.
Le loro pensioni non si toccano, le nostre si.
E questa il ministro Fornero la chiama “equità”?
(Leggi anche Pensioni – Fornero, pessime idee e Pensioni, quel che propone Confindustria)
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La mia soluzione è semplicissima ed anche piuttosto equa.
Nessuna pensione può superare lo stipendio iniziale della professione svolta al termine della carriera lavorativa.
Basterebbe questo per essere equi, ma chissà perchè gli over60 non sono d’accordo …
P.S. Io ho contributi versati dall’età di 17, mentre gli “altri” erano in spiaggia od ai giardinetti. Sono seriamente malato e non posso andare in pensione con 36 anni di contribuzione. Come me ce ne sono tanti. Mi spiega quali diritti “per tutti” ci hanno lasciato quelli prima di noi, tra cui prepensionati e falsi invalidi?
Scusi e la sua/vostra soluzione quale sarebbe? Togliamo a chi ha lavorato 40 anni e diamo i soldi ai giovani precari ( quelli seri hanno tutte le ragioni 9 ma ce ne sono tanti che giocano proprio sul togliere a chi ha lavorato per non lavorare loro…
Chi le parla è un under55 che ha comnicato a lavorare a 15 anni come contadino e le sue estati invece di spassarsela la mare le passava nei campi per aiutare la famiglia. E in questa situazione siamo in tanti. Ci vuole un pò di rispetto…
COmunque se vogliamo trave un punto di intesa, posso essere d’accordo con lei nel mettere un tetto all’importo delle pensioni (tutte !!!! ) max. 3000 euro mese e poi bidogna voltare lo sguardo verso l’evasione fiscale pari a 250 milaridi di euro l’anno !!!!! Ecco su questi punti bisogna fare sinegia tra giovani e anziani e non farsi strumentalmente forviare dai privilegi che ha il popolo degli anziani che prendono le briciole rispetto agli anziani borghesi…
La saluto
Non sono giovane, ricordo le “lotte” del Sessantotto e non mi sembrano affatto democratiche od eque …
E guardi che è quello che pensiamo di voi gran parte degli under55, anche e soprattutto quelli che fecero il 77 o gli Anni Ottanta.
Io le ho solo messe in chiaro.
Non è razzismo, è solo che vi conosciamo bene e sono almeno 30 anni che il posto a tavola c’è solo per voi ed i diritti sono solo quelli vostri.
Basti dire che non poche pensioni sono pari o superiori allo stipendio che oggi viene pagato per lo stesso lavoro, che intanto è diventato più complesso, più rischioso, più stressante.
Come anche che non c’è un under55 in posizioni apicali che non sia stato cooptato da qualche “vecchione” neanche a cercarlo col lanternino.
Verifichi pure.
Quanto ai figli, farei notare che se gli ex68ini, invece di vivere spensieratamente nel “boom del progresso” rivendicando il mondo “per se e solo per se”, ne avessero fatti a sufficienza non saremmo in questa situazione …
Se non fossero state scirtte queste cose onestamente non ci crederei… un vero e proprio inno al razzismo…Se voi siete i giovani che vanno aiutati mi auguro che vi lascino nella situazinoe in cui vi credete di essere.Vi dovreste sciaccuare la bocca quando parlate dei nati dal 1925 al 1950 perchè molti di loro sono quelli che vi hanno fatto crescere in democrazia e poi con le proteste del 1968 hanno cercato di lasciarvi una società più giusta.Voi che avete fatto ? Oltre che giocare con la play-statione e andare su facebook cosa sapete fare ‘ Ve lo dico io giovani come voi sanno fare solo i parassiti alle spalle dei padri.Sperate di riuscire a piazzarvi al posto nostro, ma vedrete quanto sarà amara la vostra presunzione.un consiglio : non fate figli sennò diventano come voi…
fornero non sa che cosa sia l’equità………basta colpire.