Poco rilievo fu dato, nel 2007, ad un’ondata di maltempo che alluvionò l’hinterland messinese causando danni per centinaia di milioni e l’interruzione della linea ferroviaria Messina-Catania: i soliti meridionali …
E due anni dopo, quando l’evento si ripetè nell’ottobre 2009, con ben 37 morti, le notizie lasciarono intendere che la colpa era più dell’abusivismo che del maltempo.
Poi, in questo ottobre 2011, è accaduto che Roma si allagasse per un nubifragio con due annegati, che le Cinque Terre sono franate con vittime e disastri, che Genova è sommersa dalla pioggia con non pochi morti.
Ed in tutti e tre i casi ci siamo sentiti dire dai diversi sindaci che la calamità era del tutto imprevedibile.
Peccato che due anni fa, in data 30 ottobre 2009 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbia pubblicamente chiesto al Governo, alle Regioni ed ai Sindaci di «dare precedenza assoluta, rispetto ad altre cose meno urgenti, a garantire gli investimenti e le risorse per superare questa condizione di dissesto idrogeologico».
Se una calamità naturale distrugge ed uccide anche e soprattutto perchè esiste un dissesto, idrogeologico e/o urbanistico, il disastro è prevedibile.
Le calamità non si possono prevedere, quantomeno nel giorno e nell’ora, ma i disastri, che sono opera o conseguenza dell’uomo, sono di solito annunciati … altro che prevedibili.
originale postato su demata
E’ proprio così, lo dico come tecnico agronomo oltre che come cittadino. Stiamo freschi ad andare avanti in questo schifosissimo modo di gestire il nostro bel paese. Altro che finanziare il ponte sullo stretto, l’altissima velocità dei miei stivali, costruzioni fatte dove non si dovrebbe nemmeno lontanamente pensare di vederle realizzate, e dire che tutto va bene. Aspettiamo che si risvegli il Vesuvio e che ci sia il prossimo megaterremoto, che poi ci sarà da piangere davvero per tutti. Non basteranno nemmeno 300.000.000 milioni di Euro per riparare i danni, che oltretutto non si saprà più da dove tirare fuori. Forse sarà la volta buona che stando insieme nella stessa barca, si capisca con il cuore cosa significa la vera solidarietà umana e cristiana. Dio solo sa quanto bisogno di amore è necessario su questa terra. Ora però è tempo di lacrime amarissime