Un’equa Eurotassa per tutti?

11 Ago

Inizia a delinearsi il piano che i nostri politici intendono mettere in atto per portare fuori dalle secche l’Italia, l’Europa ed il sistema euro-dollaro.

Innanzitutto,  la manovra si chiama “Eurotassa”, un po’ come dire che se fosse stato per loro si poteva rimandare e che ce la ordina l’Europa puritana e politically correct, cosa che somiglia proprio ad un bel sistema per defilarsi verso i capibastone di partito e le lobby elettorali.
Poi, a latere ma non troppo, prendiamo atto che siamo nelle mani di Berlusconi, Tremonti e Bersani e che costoro sono ancora lì, mentre non dovrebbero esserci.
Il primo perchè ha sempre negato la gravità della crisi, il secondo perchè le sue manovre draconiane puntualmente non si realizzano se non come maggiori tasse, il terzo perchè il suo ex braccio destro, il compagno Penati, è sempre più coinvolto in loschissimi affari di mazzette, cooperative e spoil management.
Infine, nonostante una Crisi che sta trasformando l’America ed il mondo, non v’è alcuna ristrutturazione del capitale italiano o del suo sistema bancario ed assicurativo, come non si parla di semplificazione legislativa e di efficienza del sistema pubblico.

Le ipotesi che rimbalzano sui media sono delle più disparate, da quelle utilissime a quelle impossibili, passando per quelle scellerate.

Ad esempio, l’idea di attuare delle riforme costituzionali, che verrebbero percepite da tanti cittadini come un vero e proprio abuso perpetrato da un Parlamento del tutto delegittimato dagli eventi in corso.

Oppure, la pazza idea di cedere Finmeccanica, in attivo e detentrice di mercati e brevetti, che va sottratta al Ministero dell’Economia e Finanze che la domina, ma che è anche un’azienda strategica come la Dassault francese e  che deve restare italiana al 100%.
Oppure, la privatizzazione delle Poste Italiane senze intervenire sui codici di procedura giudiziari ed amministrativi, riguardo notifiche e raccomandate.
Per non parlare del blocco delle pensioni (pubbliche), a fronte di una pubblica amministrazione in esubero, di milioni di giovani disoccupati e sottoccupati, di un costoso ed inefficiente overflow di posizioni apicali tra i dirigenti e funzionari pubblici.
La Salute, già scandalosamente inefficiente, dove si promettono più ticket persino sui ricoveri, inclusi i Day Hospital, invece che ispettori, controlli e commissariamenti per Regioni ed Università.
La patrimoniale, una bella idea a parole, ma un’incognita nei fatti, se dovesse colpire anche i tantissimi italiani che stanno pagando, con difficoltà, un mutuo prima casa o quegli altri che da traggono il proprio reddito da un’azienda artigiana o commerciale, non di rado in procinto di fallire, visti i tempi che arrivano.

PdL e Lega stanno predisponendo un enorme salasso senza riforme con l’avallo sostanziale del PD e dei media, che, seppur nel giustificato timore di “sollevare le masse”, evitano accuratamente di spiegare agli italiani le cause economiche dei mali attuali, equamente condivisi da destra e sinistra, e le soluzioni obbligate che, da questa generazione o da un’altra, andranno prese.

Quali potrebbero essere le vie d’uscita da questo drammatico cul de sac generazionale?

  • Patrimoniale “secca” sugli immobili, eccetto prime case, e sulle concessioni governative
  • Una tantum sulle pensioni e gli stipendi superiori agli 80.000 Euro annui
  • Riconduzione di tutte le pensioni ad un livello massimo pari al corrente stipendio d’ingresso per la stessa qualifica/posizione
  • Riforma delle concessioni demaniali e cessione di aree demaniali per edilizia turistica
  • Equiparazione fiscale e patrimoniale delle Cooperative
  • Eliminazione dello scontrino fiscale e tassazione sul commercio in base agli ordinativi piuttosto che le vendite
  • Contingentamento delle dirigenze pubbliche ed esclusione dai compensi per la progettazione o la gestione di opere e servizi esternalizzati
  • Riduzione del numero di parlamentari ed istituzione del Senato Federale
  • Privatizzazione del sistema assicurativo dei lavoratori del settore privato
  • Defiscalizzazione dei premi ai lavoratori e dei contributi previdenziali od assicurativi
  • Limiti all’espansione della grande distribuzione nelle città ed interventi in favore delle aziende che operano da lungo tempo nei centri abitati
  • Riforma del sistema delle contrattazioni sindacali con maggiore apporto per gli accordi locali
  • Nuova legge elettorale e voto nel 2012
  • Nuove leggi sul conflitto di interessi e sulla Par Condicio
  • Smantellamento della televisione commerciale di Stato
  • Riforma delle norme sull’editoria, sia per quanto relativo ai finanziamenti pubblici sia per quanto relativo i rapporti tra editore e comitati di redazione
  • Legge nazionale per la democrazia interna nei partiti e nelle associazioni dei lavoratori o di categoria
  • Esclusione dei Sindacati dalla gestione di servizi pubblici esternalizzati
  • Federalizzazione su due sole entità macroregionali, oltre a Roma Capitale, a regime fiscale e contributivo differenziato
  • Trasformazione delle Provincie in Distretti amministrativi, con accorpamento dei comuni maggiori in Distretti Metropolitani
  • Accorpamento dei piccoli comuni fino a 5000 abitanti e consolidamento delle Comunità montane ed insulari
  • Concentrazione intorno alle Prefetture delle diverse Ammnistrazioni periferiche dello stato provinciali, unificazione dei database, dei procedimenti e delle certificazioni
  • Trasferimento delle Aziende di Stato, della Ricerca e dell’Energia al Ministero delle Infrastrutture
  • Reintroduzione del Genio Civile o di un’equivalente Authority
  • Prepensionamento per il pubblico impiego, con trattenimento di buona parte del TFR, e riorganizzazione della Pubblica Amministrazione
  • Reintroduzione della mezzadria e riforma dei sistemi consortili e cooperativi nell’agricoltura
  • Politiche fiscali che incentivino il trasporto su rotaia o via mare
  • Campagna di formazione permanente per gli adulti, finalizzata al conseguimento di un diploma
  • Razionalizzazione della rete formativa post-diploma ed universitaria
  • Maggiori finanziamenti e meritocrazia nel sistema scolastico con riduzione dell’età media del personale
  • Totale separazione delle carriere tra inquirenti, giudici ed avvocati
  • Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, come organismo “interno” al sistema giudiziario e con forti poteri disciplinari
  • Definizione di standard di qualità e di best pactices nel sistema giudiziario
  • Definizione delle sentenze “in base alle prove presentate” e non “in base a giusto convincimento”
  • Semplificazione dei codici di procedura giudiziaria e del sistema di notifica degli atti
  • Reintroduzione della nozione  in vigore prima di Tangentopoli di “rilevanza giuridica”, di “danno all’erario” e di “falso in bilancio”
  • Maggiori poteri alle Authority
  • Esclusione perpetua da tutti i pubblici uffici per i parenti (fino al secondo grado) di appartenenti ad organizzazioni mafiose
  • Amnistia per i reati di mafia e di crimine organizzato per coloro che seguano un piano pluriennale di formazione professionale e reinserimento sociale
  • Depenalizzazione del consumo di stupefacenti e dell’immigrazione clandestina
  • Costruzione di centri detentivi per la riabilitazione ed il reinserimento con aziende e scuole
  • Reintroduzione del “foglio di via” ed estenzione delle condizioni di flagranza di reato che giustifichino l’arresto
  • Esclusione dalle attenuanti e maggior sanzione per i criminali recidivi
  • Introduzione del “braccialetto elettronico, esclusione della libertà vigilata per i reati violenti
  • Obbligo per tutti i detenuti di attività lavorativa, in carcere per quelli pericolosi, all’esterno per i recuperandi
  • Istituzione di un servizio ispettivo nazionale per il sistema ospedaliero e di medicina di base
  • Obbligo per i medici dirigenti di superamento di una prova giuridico-amministrativa
  • Formazione/aggiornamento scientifico dei medici su base nazionale in base ad accordi Ministero_Farmaindustria
  • Obbligo per le Onlus operanti nel settore sociale e salutistico, di utilizzare almeno il 30% del fund rising in interventi diretti per i malati, come accompagno, assistenza e supporto, eccetera.
  • Obbligo per i grandi ospedali di dotarsi di strutture ricettive (bed & breakfast) per pazienti e familiari
  • Messa in carico delle malattie rare (8 milioni di italiani) presso ospedali generali o poliambulatori, con abbattimento dei rischi terapeutici e dei costi per accertamenti e cure

E’ troppo?

… a ben leggere, molte delle proposte risalgono addirittura a 20 anni fa, quando c’era da riformare la Prima Repubblica,  non poche dovrebbero essere già norma, in base alle leggi vigenti, ed alcune sono in via di emanazione come Direttive Europee.

Non parliamo di Eurotassa: è la solita Patrimoniale od Una Tantum, utile a tappar buchi ed a null’altro, pur di non buttar nulla di un sistema che cade a pezzi.

Un po’ come dire che siamo un popolo di sciagurati ed ignoranti che ama largheggiare per vent’anni e, poi, salassarsi duramente per rimettere le finanze a posto.

Non dimentichiamo le operazioni, analoghe e declinanti, portate avanti da altri governi italiani con il beneplacito delle opposizioni, come negli Anni 70-80, con le accise iperboliche sui carburanti e le ferragostane tasse su patenti e bolli, o come nel 1992, allorchè Amato prelevò in un colpo solo il 6% da tutti i conti correnti degli italiani, o come, tra il 1998 ed il 2002, fecero Visco e Tremonti, portando alle stelle la tassazione senza semplificazione e senza investimenti.

Un sindacato serio, come una stampa seria, chiederebbero che la manovra fosse fatta da un governo tecnico, magari un super-governo con Monti, Baldassarri, Mantovano, Parisi, Lanzillotta, Aprea (i tecnici), ma questo  sarebbe “troppo efficiente” nel portarci fuori dai guai per l’attuale partitocrazia e per chi la sostiene, editori, sindacalisti o lobbisti che siano.

Dunque, allo stato attuale, non resta altro da fare che una Patrimoniale ed altri provvedimenti d’urgenza, ma a condizione che entro febbraio si vada a votare con una nuova legge elettorale per un nuovo parlamento, mentre una Costituente provvedere alla formulazione delle riforme: la Cina Popolare, giorni fa, ha presentato “un asso di picche” agli USA e tutto va a cambiare, specie per chi, come l’Italia, vuol vivere di luce riflessa.

Leggi anche Edilizia Residenziale Pubblica: uno spreco da almeno 30 miliardi di Euro

originale postato su demata

2 Risposte a “Un’equa Eurotassa per tutti?”

  1. demata gennaio 16, 2012 a 3:46 PM #

    Condivido, ma proprio in base al suo discorso il pensionando deve avere la possibilità, o meglio il diritto, di negoziare l’esodo anticipato in cambio di una compensazione (anche totale) sul TFR.

  2. emanuela53manu gennaio 15, 2012 a 8:16 PM #

    Vorrei ricordare allo scrivente che il TFR è proprietà di chi lo ha veersato e che a fronte di un prepensionamento deve essere ritirata dal pensionato la parte che ha versato, magari togliendo gli anni del prepensionamento e non”gran parte del TFR” sarebbe ingiusto oltrechè illegale (furto).

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