Durante la trasmissione Ballarò, che va in diretta tv sulla RAI, Ignazio La Russa viene interpellato dal conduttore Giovanni Floris e la regia “switcha” l’inquadratura e l’audio su di lui.
Accade, però, che il ministro della Difesa, tutto preso a parlare con i suoi collaboratori, non si accorge nè di essere ripreso nè che il suo microfono era attivo.
Così accade che i telespettatori possano ascoltare il ministro della Difesa che chiede informazioni al suo collaboratore sul dittatore bielorusso con un perentorio “ma chi è ‘sto Lukashenko?”
E’ davvero inspiegabile come si possa ricoprire la carica di ministo Della Difesa senza sapere chi sia il presidente dell’Ucraina, sia perchè la Difesa è quasi sullo stesso livello della Farnesina, come rilevanza all’estero, sia anche perchè Berlusconi, primo ministro di La Russa, è stato molteplici volte criticato per la sua “disponibilità” verso un dittatore.
La Russa è il caso di oggi, ma non è isolato. Ad esempio, la Gelmini, che sbaglia anche una semplice percentuale.
O Bossi, che ormai non diffonde volgarità solo in diretta, ma anche a mezzo agenzia, per non parlare di Berlusconi ormai famoso nel mondo per le sue “cadute di stile”.
Qual’è l’effettivo livello culturale dai nostri politici? Sono informati? Sono adeguati alle responsabilità ed alle decisioni che gli competono? Sono in grado di comprendere e valutare le diverse proposte che, si spera, i loro esperti avanzano?
Hanno sufficienti competenze sociali e geopolitiche per interpretare il presente ed anticipare il futuro? Sono ben riposte le speranze dele giovani generazioni?
Evidentemente no.
“E’ davvero inspiegabile come si possa ricoprire la carica di ministo Della Difesa senza sapere chi sia il presidente dell’Ucraina”
Ucraina…?
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