La guerra dei Narcos per le elezioni in Messico

13 Giu

In Messico, in sole 24 ore, si è svolta una "matanza" senza precedenti, il cui macabro conto è, per ora, di almeno 77 morti. Giusto per dare una misura di quanto sta accedendo da tempo, vale la
pena di ricordare che, nel solo stato di Chihuahua, sono state uccise
2.082 persone nel 2009, e nei primi sei mesi del 2010 i morti sono già
oltre i 1.300.

L'escalation è iniziata un paio di anni fa, quando il gruppo dei Zetas, formato prevalentemente da ex poliziotti e militari corrotti, decise di assumere il controllo sulle gang dominanti, come La Familia ed il Cartello del Golfo.

Una matanza che porta la Mexican Narco War sulle prime pagine dei media europei, un massacro che non si fermerà a breve e che già da tempo avrebbe meritato una maggiore attenzione mondiale, una guerra per la quale la stampa americana parla già di "narco insorti".

L'obiettivo dei cartelli della
droga è il tentativo di influenzare l'esito delle elezioni locali del 4 luglio in ben
10 Stati, sostenendo i candidati che collaborano con loro e uccidendo o
intimidendo coloro che non lo fanno.
Meno di un mese fa, Diego Fernández de Cevallos, ex candidato presidenziale in Messico e membro di spicco Partito di Azione Nazionale (PAN) del Presidente Felipe Calderón è stato rapito, e probabilmente ucciso. Due giorni prima, uomini armati avevano fatto
irruzione nella azienda di José Guajardo
Varela, uccidendolo con il figlio, per aver ignorato gli avvertimenti di
ritirare la candidatura a sindaco di Valle Hermosa, città strategica per i Narcos dato che è a circa 30
miglia a sud di Brownsville, Texas.

Attualmente, il Messico ha messo in campo il 10% dell'esercito, oltre alle forze di polizia su cui, però, si può fare un affidamento limitato, specie a livello locale, e sulle quali pesa la diffidenza generale. E' prevedibile che, a breve, l'Esecutivo messicano possa prendere la decisione di incrementare l'impiego dei militari in quella che è una vera e propria guerra, che per ora vede le milizie dei Narcos contendersi lutti e governo del territorio .

Una guerra che, se riuscissero a mettere le mani sul governo di uno  o più stati (Sinaloa, Michoacan, Queretaro, Jalisco e Guerrero, ad esempio), potrebbe vederli alleati contro "el Gobierno Centràl" a difesa delle proprie enclavi.

La buona notizia è che,
nelle città come nelle campagne,
la gente e i giovani sono per la legalità ed è diffuso l'astio verso le gang dei narcotrafficanti.

Una notizia rassicurante, visto che, dopo 8 lunghi anni e persistenti accuse di corruzione, l'attuale Presidente Cameron (Partito d'azione nazionale) era riuscito a spodestare Lopez Obrador (Partito democratico rivoluzionario) con un vantaggio dello 0,58%, avviando immediatamente una politica di intervento militare , da lungo tempo sollecitata dagli USA, nelle aree di confine dominate dalle milizie dei Narcos, dedite ad ogni genere di traffico verso gli Stati Uniti.

http://www.youtube.com/v/YSDK4KDdQ0A&hl=it_IT&fs=1&

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