Produci, obbedisci, consuma: “They” live

18 Apr

John Carpenter diresse "They Live" nel 1988, scrivendo un sceneggiatura sviluppata su un racconto del 1963, Eight O'Clock in the Morning di Ray Nelson. Il racconto era lungo appena quattro pagine e servì da spunto per Carpenter per raccontare di una società consumistica dove
i media dominano la mente degli esseri umani e ne condizionano lo stile
di vita senza che questi se ne rendano conto. 

They live


Nel film di Carpenter, la realtà degli Umani è quella di schiavi della
volontà di una civiltà aliena al genere umano,
che ne è controllato attraverso il conformismo ed il consumismo.

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Nel film, il protagonista trova casualmente un paio di occhiali da sole e, indossandoli, scopre che sotto ogni immagine televisiva o pubblicitaria, come sotto ogni pagina di libri e giornali, si nascondono dei misteriosi messaggi subliminali. Messaggi che ci invitano ad obbedire, a riprodurci, a consumare, ad uniformarci, ad organizzare la nostra vita in un certo modo.
"Tutto quello che sta vedendo con i suoi occhi, è soltanto una visione delle cose che qualcun'altro ci ha abituato a farci vedere". La verità è in bianco in nero, mentre gli "alieni", vogliono di convincerci che il nostro è un mondo "a colori". Un tema, quello del bianco e nero, ripreso dall'altrettanto critico "Lo stato delle cose" di Wim Wenders (1982), come il tema del consumismo "alieno al genere umano" verrà ripreso dalla famosa trilogia di Matrix dei fratelli Andy e Larry Wachowski.

http://www.youtube.com/v/7Lwlx3GnLGs&hl=it_IT&fs=1&

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