Il prof. Franco Battaglia scrive su Il Giornale che "il National Geographic azzarda un annuncio ancora più
clamoroso: i ghiacci del polo Nord spariranno addirittura quest’anno".
Ce lo scrive perchè "lui", il professore, non è d’accordo.
Beato lui.
Il nostro professore di Chimica dell’Ambiente non è nuovo a questi outing e fin dal 2000 ha raccolto diverse lettere "aperte" da numerosi colleghi, non entusiasti della sua trattazione dell’argomento.
Così gli ho scritto anche io.
"Egregio collega (ho anche io una laurea in chimica, indirizzo chimico-fisico),
vorrei innanzitutto esprimere il mio disagio “scientifico”, anche se non appartengo al mondo universitario, dato che mi sembra che di clamore se ne faccia tanto, ma non solo pro-catastrofe, ma anche anti-catastrofe, come nel caso del suo articolo “Il Polo Nord: mettiamolo in frigo”.
Cercherò di spiegarmi con termini di uso comune, in modo da essere compreso dai più.
Iniziamo a chiarire, a profani e non, che James Hansen, da lei citato, non era da solo a denunciare, nel 1988, la questione del riscaldamento globale e dei suoi effetti disastrosi era già da tempo in agenda.
Già dagli Anni ’70 esistevano calcoli che pre-vedevano un punto di non ritorno dell’effetto serra a partire dal 1999. A dire il vero, quei “calcoli” erano più stime che calcoli esatti ed, infatti, vennero relegati nelle “fantasie” dell’allora movimento hippie-freak.
Purtroppo per tutti noi, nel 1986-87 il Klima Insitut di Wuppertal pubblicò non solo dei calcoli completi, ma addirittura dei modelli matematici, che ebbi modo di consultare all’epoca.
Le confesso che le previsioni tedesche mi sembrarono eccessive, purtroppo non lo erano, anzi le proiezioni si avveravano con una velocità maggiore del previsto,e così, come saprà, dopo un tot di anni il modello del Klima Institut divenne la “base” di calcolo, che oggi è nella sostanza utilizzata da tutti i modelli successivi.
Fatti, calcoli, modelli matematici, istituti accreditati.
Non capisco, dunque, su quali premesse scientifiche si basi il suo articolo e, soprattutto, la sua convinzione che non ci sia disgelo ai Poli.
Quanto alle cause di questo fenomeno, non è chiaro quanto le attività umane influiscano su quello che appare essere un “ciclo” climatico “spontaneo” del pianeta Terra. Di sicuro l’enorma nuvola da polluzione, che “sorvola” la Cina ed i paesi limitrofi, sta lì da quando questo paese ha iniziato ad industrializzarsi seriamente e temo che sia un po’ troppo “grossa” per non influire sull’equilibrio termico del continente asiatico.
Vediamo, però, le conseguenze di quello che sta accadendo.
Come sa qualunque chimico, e come sanno tutti coloro che hanno visto “The day after tomorrow” la capacità termica dell’acqua salata è ben diversa da quella dell’acqua dolce, così possiamo dare per scontato che la Corrente del Golfo ne risulterà modificata, se non fortemente indebolita, nel flusso e nel calore trasportato.
Nel Nord Atlantico abbiamo diverse conferme “empiriche”, che tutti hanno notato, come le grandi pertubazioni cicloniche che stanno caratterizzando da diversi anni quelle aree o come le zone di alta pressione spostatesi più a sud.
Avrà sentito anche della tundra siberiana che si sta sciogliendo e del metano, contenuto nei substrati del terreno, che inizia a liberarsi nell’atmosfera
Dunque, non c‘è da star tranquilli.
Va abbandonato l’eolico, vanno costruite subito le centrali nucleari che servono agli scopi industriali e collettivi urgenti, va sviluppato il fotovoltaico per usi abitativi.
E, naturalmente, andrebbero sempre evitate affermazioni di colore e di costume, che poco hanno di scientifico e che potrebbero indurre tanti di noi a persistere in stili di vita, che tanti nostri figli, di certo, non potranno permettersi.
Infine, esimio professore, vista la determinazione e la prorompenza dei suoi interventi pubblici, mi perdoni una domanda "provocatoria: "Se il Polo Nord dovesse essere navigabile, mettiamo, nel 2015, lei cosa fa? Mangia il cappello come Rockerduck della Disney, paga un Euro di scommessa come Rutelli, abbandona le aule e si ritira a vita privata?"
Il Polo Nord possiamo anche metterlo in frigo, ma se manca la corrente e il cibo non serve a granchè.
C_saluti".
Eccomi qui, puntuale come un esattore delle tasse.
Cvd, nessuno scioglimento del polo nord; anzi, un incremento dei ghiacci del 30% (10% per altri) rispetto all’anno scorso: http://www.theregister.co.uk/2008/08/15/goddard_arctic_ice_mystery/
Ci facciamo dare una bombetta da Rockerduck, da mandare al National Geographic?
Non scrivo per fare polemica, ma solamente perchè ci si renda conto che è ora di finirla di dar retta a questi catastrofisti climatici di professione, che continuano misteriosamente ad essere giudicati credibili.
Cordiali saluti
Ricevo via Email questo condivisibilissimo contributo del Presidente della Società Chimica Italiana e, ringraziando vivamente, ripubblico.
Caro De Marhas,
la ringrazio per avermi inviato copia della lettera.Vome presidente
della Società Chimica Italiana,fra le più antiche e prestigiose,sono
molto interessato al dibattito sulla influenza o meno delle attività
antropogeniche sui cambiamenti climatici.
Sull’argomento interverrò a
Torino nel prossimo settembre.
Non credo che nessuno possa affermare
di avere la verità in tasca:dal dibattito e proprio dalle varie
posizioni deriva un integrale informativo su cui ognuno di noi possa
poi fare le proprie scelte che riguardano anche la sfera dell’etica e
del comportamento.
Ben vengano le polemiche e le discussioni però in
una logica illuministica,mai oscurantista,sempre comunitaria, non
egoistica.
Il diritto di ognuno di noi non può essere anteposto a
quello della società”
Nucleare per i treni e le stazioni, nucleare per le industrie, nucleare per le navi oceaniche.
Fotovoltaico e ricaricabili per siti residenziali e per veicoli al di sotto delle 2-3 tonnellate.
Nucleare, nucleare, tutti abbiamo la soluzione in tasca.
Ma per aiutare la situazione energetica, la parola RISPARMIO, non dice niente a nessuno?
Auto piu’ piccole, il frigo che gira di meno e piu’ efficace, tende invece dei condizionatori, spegnere le luci ed usarne di meno …
Ben venga un aumento dei prezzi sull’energia se questo puo’ indurre ad un comportamento piu’ razionale.
Il 1974 insegna.
Il nucleare portera’ solo a costi da paura per la costruzione i centrali che, prima che vengano utilizzate …
Caro Davide, RAI News di stamane 25 giugno 2008 ha annunciato la cosa, spiegando che la situazione è “a vista”.
“A vista” significa sotto gli occhi di coloro che vanno sul posto.
Aggiunto che quest’inverno (sic!) il Polo Nord è stato “navigato” da sommergibili, credo russi, il conto torna.
Ad ogni modo, io non faccio nè il profeta neocatastrofista nè il “padreterno” universitario, dunque il berretto me lo tengo caro e continuerò a diffidare degli “estremisti”.
Inoltre, egregio Davide, avrà notato che valuto un apporto umano discretamente limitato, riguardo il problema del disgelo del Polo Nord, e, naturalmente, l’ipoesi di un “ciclo” climatico / magnetico del Pianeta spiega ampiamente che il Nord si sciolga ed il Sud congeli.
C-saluti.
Intanto facciamo che ne riparliamo tra 3 mesi, e se il polo nord ancora non si è sciolto il cappello lo mangia lei (insieme a quelli del National Geographic)?
Noi “gente normale” non ne possiamo più di queste fregnacce del riscaldamento globale, delle sue presunte cause antropiche, delle misure liberticide e totalitarie fatte per contrastare (peraltro in misura perfettamente inutile) questo fenomeno.
Per quanto mi riguarda, ritengo assolutamente presuntuoso ed inaffidabile descrivere cambiamenti climatici a lungo termine usando modelli matematici, che rappresentano una semplificazione troppo grossolana della realtà (molto complessa, quest’ultima), e che non si dimostrano affidabili neanche a breve termine.
Comunque ben venga il nucleare, su questo siamo d’accordo.
PS: cosa ne pensa dell’estensione record dei ghiacci antartici (per esempio qui: http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=3289)?
Come spiegano questo fenomeno i fenomeni dell’IPCC?
Cordiali saluti