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Quella mattina, alle ore 10 e trenta, Er Sarciccia entrò nel Baretto der Singalese, ch’aveva adocchiato uno che gli aveva fregato er portafogli du’ giorni prima.
“A’ bello”, esordì Er Sarciccia, “Posa l’osso, che t’ho beccato”.
Lo straniero, giovane ed aitante, visto il 50ene e peccando d’improntidudine, dichiarò secco: “Il portafogli l’ho messo nella buca della posta, i soldi me li so’ spesi”.
Il ragazzotto non aveva capito la questione: è da poco in Italia.
Vada per la dilazione, pensa Er Sarciccia, che sentenziando “Se vedemo co’ li sordi alle 5”, esce dal Baretto der Singalese.
A tale ora, tale appuntamento e, si sa come vanno queste cose, Er Sarciccia si presenta “accompagnato”. Usanza tipica degli Italioti, basta vedere Leon di Besson o Bronx di Palmentieri.
Del giovane ladruncolo, ahimè, non v’era traccia e neanche dei quattrini, così la storia finisce all’italiana: avete presente Good Fellas di Scorzese?
Er Sarciccia che sbraita “Aridateme li sordi”, tre spacchi di vetrina, due ceffoni ed un calcio.
A chi?
Al Singalese e “l’amice sua”, persone eventualmente informate dei fatti e “reticenti”.
Poi, tutti via vigliaccamente.
A proposito, il fatto è realmente accaduto in questi giorni al quartiere Pigneto di Roma.
Così, mentre Liberazione “spara” all’assalto fascista ed il Sindaco “fascista” porge le scuse a nome della Capitale, a chi dare la colpa del fattaccio?
Squadre d’assalto Joe Pesci?
Brigate combattenti Bombolo e Cannavale?
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