Forse, l’Italia ha deciso di intervenire nel disastro ambientale del millennio ed è un “bene” che l’Esercito sia il “protettore” del contesto civile che si preveda l’utilizzo di siti, mezzi e personale militare, che impedirà infiltrazioni camorristiche.
La Protezione Civile è ormai troppo conpromessa con gli affari di regime.
Malissimo che si sia dovuti arrivare all’Esercito in queste condizioni
di tensione e non prima, cosa che esporrà i militari a potenziali
provocazioni.
Peggio ancora, se l’Esercito da “extrema ratio” diventasse … “ultima ratio” oppure se il governo decidesse di usare le prerogative, demaniali e territoriali, per aggirare il problema od imporre scelte intollerabili.
Infatti, le uniche pertinenze militari attualmente esistenti in quei comuni sembrano essere:
– San Felice a Cancello Parco Veicoli Inefficienti
– Carditello Deposito Munizioni Esplosivi
– Gricignano di Aversa Magazzino Materiali Artiglieria e Nbc
Tutti i siti presenti problematicità simili a quelle di Pianura, come questi tre particolari di foto aeree da Google dimostrano.
Quali siti ancora esistono in provincia di Napoli di competenza del demanio militare? Mica i Lumbàrd al governo staranno pensando ai fertili campi sequestrati alla camorra?
Carina questa.
Ciao.
Come hanno brillantemente detto ieri a Striscia… i napoletani avevano chiesto, per risolvere la situazione, l’intervento di san Gennaro.. e non di Di Gennaro…