Con qualche “difficoltà” anche ai tempi del Re Sole, Luigi XIV di Francia, esisteva il diritto di opinione.
Cioè la possibilità per chiunque di dire la propria, sia “altolocati” sia popolani.
Con l’avvento del confino, del lager e del gulag l’Umanità ha conosciuto l’orrore del silenzio, quello degli innocenti “azzittati”.
Il sig. Bagnasco è un cittadino italiano, nel proprio intimo è un credente, nella vita fa l’ecclesiastico e per veste “pubblica” si occupa di fede e di etica.
Avrà diritto ad un’opinione e ad esprimerla a casa propria e nella propria veste? E cosa mai minaccia questo alto prelato?
Nulla.
Avvisa solamente, come suo compito, che un ipotetico Regno dei Cieli è precluso ai peccatori? Tra l’altro momentaneamente e solo se non si pentissero, visto che “grazie a Dio” il signor Bagnasco è cattolico e non puritano?
Non mi sembra una gran minaccia per dei laici …
… e invece no: gli psicopatici nostrani son sempre all’opera e, tra un bombardamento a mezzo stampa e una mozione “da delìrio” in Parlamento Europeo, gli han spedito pure dei proiettili.
Taluni, prima di parlare di partiti e di democrazia, dovrebbero documentarsi sulla libertà di opinione e di confronto, così si accorgerebbero che sono concetti e pratiche incompatibili con la “lotta di classe” ed il comunismo.
Non siamo tutti con Bagnasco. Prima di tutto non ci convince il metodo seguito per la nomina, assolutamente dittatoriale.
Il papa prima di sostituire Ruini aveva chiesto il parere dei vescovi , che avevano espresso la loro fiducia in Tettamanzi. Detto fatto, il papa ha scelto Bagnasco. Motu proprio,infischiandosene del parere
dei vescovi.
Questo si chiama aver fiducia nello spirito divino che aleggia nei nostri pastori.
Poi Bagnasco si erge a guida infallibile del gregge che gli è affidato,
non solo, ma pretende di
insegnare anche ai parlamentari. Costoro non
possono legiferare se non
dopo aver sentito il parere
di Bagnasco.
Non devono rispondere ai loro elettori, ma al Vaticano…
Scusate, ma sarebbe tutto da ridere, se non fosse per
qualche pazzoide, che vorrebbe tirargli una bomba.
Da quando a un Sovrano (tale è il Papa verso i suoi prelati) è vietato agire “motu propriu”?
E da quando un credente (onorevole o cittadino) è sottoposto alla legge laica più di quanto non lo sia verso quella della religione che ha abbracciato?
E tutto questo cosa c’entra con il diritto di Bagnasco ad avere un’opinione ed a divulgarla senza essere minacciato (soprattutto) e deriso (immancabilmente) da chi non è daccordo con lui?
“E da quando un credente (onorevole o cittadino) è sottoposto alla legge laica più di quanto non lo sia verso quella della religione che ha abbracciato?” Queste sono le tue parole, ma scusa, ti rendi conto di quello che dici? Questo è integralismo o sbaglio?
Se è integralismo…sono sbalordita!
Carmela
Scusate ma mi sembrava un’ovvietà.
Ricominciamo daccapo allora.
A- Un credente è tale perchè crede in un potere superiore a quello dell’Uomo.
B- Un credente è tale perchè crede in una vita dopo questa esistenza
C- Un credente, pertanto, si sente sottoposto ale nostre leggi terrene solo per un periodo limitato e sempreché il Padreterno non volesse intervenire di suo
Non mi sembra di trovare forzature in questa logica.
Piuttosto, da non cattolico, trovo piuttosto integralista il “modo italiano” di intendere la laicità, con una connotazione ottocentesca da “mangiapreti” che altrove è DEFINITIVAMENTE finita con gli Ugonotti ed i Padri Fondatori.
Non voglio mangiare nessuno e tanto meno i preti…mi verrebbe il voltastomaco! Ma secondo me i dettami religiosi, qualunque essi siano, devono dare la dirittura morale dell’individuo, e dico INDIVIDUO. Poi TUTTI siamo sottoposti alla Legge dello Stato in cui viviamo. E’ una questione di Etica. La morale è privata, l’etica invece MAI. Pensando di riunire religione e giustizia si sfocia nel fondamentalismo. Io non lo accetto perchè porta guerra, morte e violenza. Chi gestisce ” la religione” deve stare attento a non perdere di vista il proprio cammino, quello appunto che porta alla salvezza dell’anima, ma non del corpo! Le leggi devono essere fatte per tutti i cittadini, il divorzio e l’aborto sono ammessi in Italia, ma non vuol dire che tutti divorziamo oppure abortiamo, no? Infatti interviene la morale che me lo proibisce, ma solo io posso deciderlo! Nessun Bagnasco deve decidere per me, può solo dirmi cosa si aspetta Dio da me. E anche il Papa deve predicare a tutti ma non può decidere per tutti.
Carmela
Egr. donnanonmoderna,
prendo atto che, non riconoscendo l’autorità della Conferenza Episcopale di cui Mns. Bagnasco è il “leader”, non appartieni alla Chiesa Ecumenica Cattolica.
Allora, che parlino, per te saranno sempre e solo opinioni. Viceversa, se pensi/senti di essere cattolica, devi anche accettare l’autorità, la gerarchia, la tradizione eccetera, dato che 2000 anni son 2000.
L’alternativa è avere delle idee religiose confuse e/o mutevoli, come si suol dire “personali”. E non sembra che tu cerchi questo.
Purtroppo mi sembra che molti cattolici, laici e consacrati, abbiano dimenticato il significato della parola “devozione” che tanto dice in Oriente, sia nei culti organizzati e gerarchizzati sia in quelli più mistici e sconosciuti.
Sarà un caso?