Sulla scuola se ne leggono tante, da qualche tempo, ma, come al solito, la memoria dei media è difettosa, focalizzata sull’eclatante e sul recente. Facciamo un pò d’ordine.
Per molti anni, sotto Pasqua, abbiamo registrato i commenti di prof, famiglie e studenti verso un sistema scolastico scarso. Per anni abbiamo letto statistiche che ci davano degli ignoranti, senza chiederci chi e come venisse promosso ogni anno.
A fasi cicliche, nelle scuole hano imperversato comitati di cittadini ed associazioni di settore, lagnando "la morte della scuola pubblica" e mai chiedendo più severità in classe, più qualità nell’orario antimeridiano, più licenziabilità degli incapaci. Per anni queste persone hanno puntato il dito contro la Moratti, mentre la scuola media italiana è ancora sui canoni del 1974 e le superiori "scoprono" che i prof ancora devono mettere in atto le riforme di 13 anni fa pur avendo rilasciato diplomi in tal senso.
Qualcuno sa dirci che genere di licenze medie e diplomi di maturità abbiamo rilasciato finora ai nostri ragazzi? E perchè le famiglie, sempre così vigili, non hanno protestato?
Chi ha trasformato, in nome di un "sei politico", la scuola e l’università in diplomifici?
E se chiudessimo le scuole a Pasqua, promuovendo tutti i ragazzi, e nei prossimi cinque mesi verificassimo che gli insegnanti sono all’altezza e che le famiglie dei bulli siano andate almeno una volta dall’assistente sociale?
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