L’acqua è poca. E la papera?

26 Mar

Riguardo la penuria d’acqua, pensate che un serbatoio da 5000 litri non è più grande del vostro ripostiglio, basta raccoglierla, se non c’è siccità. In tal caso, deprecabilissimo, le soluzioni sono due: comprare l’acqua altrove (vedi Israele) oppure andare altrove, se si può (vedi Darfur).

Il problema reale è l’energia, visto che la soluzione dei pannelli fotovoltaici è lontana da essere risolutiva, considerato che quasì metà (forse anche di più) degli Italiani vive in agglomerati urbani densamente abitati. Avendo una casa unifamiliare, per un impianto a pannelli fotovoltaici da 1300 kwh /anno si spendono 6.000  Euro e si ricavano  max 3 kwh al giorno su una superficie di almeno 10 mq. I pannelli si deteriorano in un tempo relativamente breve. La resa di quelli solari è molto più alta, ma danno solo l’acqua calda.

Adesso immaginate se ferrovie, fabbriche, porti e aereoporti andassero a nucleare, se molti edifici avessero dei serbatoi-depuratori, garage e acqua calda e se usassimo solo auto biodiesel ed a gas, idrogeno incluso.

E’ esattamente quello che dovremmo fare ed anche rapidamente. Magari spendendo il surplus di entrate che TPS ci ha "asportato": una politica sociale, rispettosa dell’ambiente, ridistributiva, sostenitrice di aziende-ricerca-infrastrutture-credito-lavoro e, perchè no, anche un tantinello patriottica, legalitaria, di cultura e per i giovani.
L’immagine all’estero ne soffrirebbe?

Info utili:
http://www.wwf.ch/it/ilwwf/inostritemi/clima2/index.cfm

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